We Exist è
un'alleanza delle organizzazioni della società civile siriana,
sostenuta da organizzazioni
internazionali
partner, che collaborano per garantire che il ruolo della società
civile siriana sia
riconosciuto e
considerato centrale per la qualsiasi pianificazione che riguarda la
Siria.
Lunedì 23 aprile
ha emesso questo comunicato che pubblichiamo e chiediamo di far
circolare, perché crediamo sia importante sostenere le voci
dissonanti dai giochi di guerra che si svolgono sulla/in Siria.
La coalizione “We
exist!” chiede all'ONU e all'UE di non abbandonare la società
civile siriana
La pace è possibile
solo se le organizzazioni siriane e le istituzioni democratiche
svolgono un ruolo di primo piano nella risposta umanitaria e la
ricostruzione del paese, ha dichiarato oggi la coalizione, alla
vigilia della seconda conferenza di Bruxelles intitolata "Supporting
the Future of Syria and the region" L'ONU e l'UE devono
assicurare la protezione e il coinvolgimento dei gruppi della
società civile siriana per i diritti umani e civili, per
garantire che abusi come la violenza sessuale, le deportazioni
forzate e il targeting di civili sia documentato, monitorato e, in
definitiva, prevenuto, ha affermato la coalizione“We Exist!”.
Un tribunale
speciale per crimini di guerra e crimini contro l'umanità commessi
in Siria deve essere
istituito.
Le organizzazioni
siriane forniscono a milioni di persone istruzione, cibo, acqua,
assistenza sanitaria e aiuti umanitari, nonostante i bombardamenti e
i combattimenti quotidiani. Il loro lavoro è vitale per proteggere e
servire milioni di persone che stanno lottando per sopravvivere o per
tornare a casa. Maria Al abdeh ha detto: "Investire in una
società civile attiva, vivace e finanziata in maniera appropriata è
l'unica speranza per una Siria pacificata e democratica. Come
operatori umanitari che si battono per i diritti umani dei siriani e
le siriane, stiamo facendo tutto il possibile per responsabilizzare
giovani uomini e donne, formare leader locali, documentare violazioni
dei diritti umani, difendere i diritti di proprietà e sostenere i
bambini traumatizzati, ma non possiamo farlo da soli. Gli aiuti
internazionali devono contribuire a guarire le ferite emotive e
fisiche, a chieder conto ai perpetratori di violazioni delle loro
responsabilità’ ed a ricucire il tessuto sociale. Il nostro lavoro
consiste nel contrasto dell'estremismo, sfidando i continuati crimini
di guerra, ma stiamo operando sotto il fuoco degli aerei russi e
siriani, con budget esigui, cercando di far quadrare i conti di mese
in mese."
Mentre le Nazioni
Unite e l'Unione Europea presiedono a Bruxelles una conferenza per
sostenere gli aiuti umanitari e rafforzare i colloqui di pace a
Ginevra, i gruppi della società civile chiedono che le loro istanze
siano alla base di ogni decisione.
Chiedono all'ONU e all'UE di contribuire a:
1. Fermare i
bombardamenti contro i civili e l'uso di armi proibite (non solo
chimiche), come il deliberato targeting di scuole, ospedali e
infrastrutture civili.
2. Fermare le
deportazioni forzate di civili. Le persone hanno il diritto di
rimanere nelle loro case, al
sicuro da
bombardamenti o detenzioni illegali. La riorganizzazione demografica
è un crimine di guerra, l'UE e l'ONU non dovrebbero sostenere
nessuna ricostruzione finalizzata a creare realta` sul terreno
coerenti con questa riorganizzazione
3. Garantire la
sicurezza delle organizzazioni della società civile, incluso il loro
riconoscimento, giuridico e garantirne protezione.
4. Sostenere le
vittime di violenza sessuale e perseguirne i responsabili.
5. Garantire che i
programmi umanitari rispondano alle necessità dei e delle giovani
per poter proporre alternative alla scelta della violenza.
6. Garantire
sostegno a chiunque desideri tornare a casa – attraverso il
supporto sanitario, psicologico, con servizi educativi e programmi di
riconciliazione.
7. Fare pressione
sul governo siriano e su tutte le parti in guerra per la
pubblicazione dell'elenco di tutti detenuti, i loro luoghi di
detenzione, le loro condizioni giuridiche e di salute, e per fermare
immediatamente
tortura ed i trattamenti inumani e degradanti diffusi.
8. Abolire i
tribunali straordinari, in particolare i tribunali improvvisati sul
campo, quelli sharaitici, di guerra e antiterrorismo, per garantire
processi equi sotto la supervisione delle Nazioni Unite.
9. Considerare la
società civile un partner principale in tutte le questioni
riguardanti il futuro della Siria, sia che si tratti di lavoro
umanitario, di sviluppo, ricostruzione o altro.
10. Istituire un
Tribunale speciale per crimini di guerra e crimini contro l'umanità
commessi in Siria.
11. Garantire che
tutti i crimini di guerra e l’utilizzo di qualunque arma
internazionalmente proibita
vengano perseguiti,
non solo l’uso di armi chimiche.
Informazioni di
contatto: lead@weexist-sy.org - Telefono: +49 176 24417246
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